Prof. Bruno Zucchini


       Presente e passato di un insegnante di Educazione Fisica    


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HOBBY

Fotografia  -  Pittura -     Mountain Bike  -  Storia - Musica Jazz

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GLI ANIMALI

028 MICIO VIA CAVEDONI 2.JPG (10473 byte) 029 MICIA P.LE RICCÒ 1.JPG (12232 byte) 028 MICIO - A.JPG (45132 byte) Andrea casa 90 - 2.jpg (81890 byte) Thor (1990) - 8.jpg (81785 byte)
Micio in Via Cavedoni fine anni 40 e anni 50 Micia in P.le Riccò anni 60 Micione in Viale Reiter Micione in Via Pelusia Thor cucciolo
031 IDEM 8 THOR.JPG (19793 byte) Thor (1990) - 3.jpg (73421 byte) Micia 11_IMG.JPG (96160 byte) micia_rana_IMG.JPG (71413 byte) Micia e cane 11_IMG.JPG (120768 byte)
THOR - Pastore Tedesco dal 1988 al Luglio 2001 (13 anni) In Palestra La Micia di oggi Micia e ranocchio Micia e cane

 

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I  VIAGGI

Praticamente tutta l'Italia

 

Spagna

svariati viaggi in Spagna

Francia 

molti viaggi in Francia

Germania, Danimarca, Svezia.

Cecoslovacchia.

Stati Uniti d'America.

Austria

Yugoslavia, Ungheria

Grecia

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POLITICA

Iscritto al Movimento Sociale Italiano sin dagli anni giovanili. Attivo all'inizio degli anni cinquanta nel Movimento Giovanile "Giovane Italia" poi Fronte della Gioventù. Responsabile studentesco, partecipa nei comitati promotori alle manifestazioni studentesche per "Trieste Italiana". Entra per brevi periodi negli anni 70 nel direttivo MSI di Modena. 

Rappresenta il MSI nella Consulta dello Sport anni 70 e nella Assemblea costitutiva dell' USL dalla quale si dimette dopo poche riunioni per la totale mancanza di un rapporto con le arroganti manifestazioni del dispotico potere locale delle sinistre e degli altri componenti. 

Partecipa come delegato al Congresso Nazionale di Napoli nel 1979. Dopo Fiuggi non aderisce ad AN., 

Napoli 7.jpg (122919 byte)

E' stato Presidente della Società Sportiva Fiamma di Modena e del Circolo Cartur che, entrambi, per l'ostracismo totale del solito arrogante potere locale nei riguardi di queste espressioni democraticamente elette e desiderose di svolgere un opera di  proselitismo verso giovani di un area pur sempre presente ed attiva nella società modenese, non hanno avuto la possibilità di decollare.

 

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I FIGLI

                 Alessandro nato il 13/8/1964                                                                        Andrea nato il 2/4/1972

ZOCCA IDEM 2.JPG (19840 byte) 059 IDEM 4.JPG (19664 byte) 105 IDEM 5.JPG (27728 byte) 050 IDEM 4.JPG (31660 byte) 201 ANDREA CLASSE 2C - 1BN.JPG (91751 byte) Fonteblanda 84 - 1.jpg (99390 byte)
Alessandro 1 anno 1° Comunione 13 anni Andrea 6 mesi Andrea 7 anni a 8 anni
025 IDEM 3.JPG (43768 byte)Andrea casa 90 - 1.jpg (82946 byte)Spagna_90_Alle_-_6.jpg (98370 byte) 102 ALEX E ELENA X VIDEO.JPG (50815 byte) GG.jpg (171061 byte) 063 ANDREA 13 ANNI APR. 1985.JPG (178457 byte) 023 1994 GARA DI SCI ANDREA.JPG (64531 byte) AND. Grecia 92 - 14.jpg (81709 byte)AND. Grecia 92 - 6.jpg (82025 byte)Arabba - 6.jpg (97520 byte)
Mondiali in Spagna In palestra Gara di sci 11 anni a 13 anni Gara di sci a 20 anni

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I NIPOTI

Due Nipotini: Riccardo e Chiara - Figli di Alessandro

Riccardo Sestola160_img.jpg (101350 byte) Riccardo luna park 09_IMG.JPG (145666 byte) Riccardo 9 anni.JPG (212151 byte) Chiara 1 anno 07_IMG.JPG (59438 byte) Chiara Vigilia 2004 - 12_img.jpg (152395 byte) Chiara 2,5.jpg (137743 byte)
Riccardo a 7 anni Riccardo a 8 anni Riccardo n9 anni Chiara a 1 anno 2 anni con il padre a 2,5- maggio 06

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I GENITORI

        

Papà - Guido Zucchini Mamma - Bruna Della Casa

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GLI AMICI

 

044 CAVEZZO 3.JPG (17844 byte)

043 CAVEZZO 2.JPG (16551 byte)

038 SQUADRA TOF IO ALBERTO E OTELLO.JPG (6107 byte)

 

066 CORLO N. 3 AMICO OTELLO.JPG (16484 byte) 165 IVAN MANICARDI DEC. 15.8.jpg (16751 byte) 154 AMICI, GIANNI, GERMANO, TIZIANO.JPG (11752 byte) 132 AMICI ANNO 53.JPG (20049 byte)
Maurizio Rebucci  Zucchini- Alberto Paltrinieri - Otello Incerti Otello Incerti Ivan Manicardi Gianni Bulgarelli, Germano Morandi, Tiziano Ferretti Germano Morandi, Tiziano Ferretti, Argeo Tedeschi
298 GLI AMICI - DELLA CASA LUCIANO.JPG (22066 byte) 302 GLI AMICI - ZANASI SERGIO.JPG (17594 byte) Campo Scuola - 13.jpg (86182 byte) Campo Scuola - 15.jpg (135410 byte) 171 171 GARDA E SALÒ TOMBA D'ANNUNZIO.JPG (28257 byte) 055 APR. 73 MAURIZIO E PAOLO REB.JPG (57790 byte)
Luciano Della Casa Sergio Zanasi Oddone Federzoni Olivo Barbieri Parigini Leopoldo Maurizio Rebucci

 

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LE AUTO

 

218 IDEM 3.JPG (21186 byte) 249 IDEM N.jpg (44341 byte) 172 ALEX GENN 1968 -GIULIETTA.JPG (35745 byte) 031 IDEM 2.JPG (41318 byte)
Fiat 1100 - Anni 60 Alfa Romeo Giulietta 1300 Ford Consul Capri  - anni 60 Alfa Romeo Giulia 1300 ann0 1968 Alfa Romeo 1750 coupe anno 1972
118 PULMINO FORD ATHLETIC 1.JPG (26855 byte) 056 LUGLIO 84 FONTEBLANDA -ANDREA.JPG (39084 byte) 031 GENNAIO 83 CAMPER- CERVINIA.JPG (54569 byte)

Francia 85 - 14.jpg (127258 byte)

Danimarca 36.jpg (118255 byte) Montegibbio 84 - 3.jpg (210208 byte)

Chioggia 83 - 3.jpg (136954 byte)

Pulmino Ford anni 70 Camper Glendale Wolswagen anno 1982 in Camper a Cervinia e in Francia Ford Granada - anno 1980 Ford Granada  - anno 1984
054 IDEM 6.JPG (32038 byte) 124 10.JPG (37315 byte) Immagine di prova 1 002.jpg (851047 byte)
Toyota XL Runner Toyota Toyota Carina

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L'ATTIVITA' DI GEOMETRA

Nel 1958 in seguito alla morte del padre Bruno Zucchini inizia e porta avanti per alcuni anni anche l'attività di Geometra (lo stipendio come insegnante era molto scarso) apre lo studio come libero professionista a Mirandola, diventa perito Tecnico per la Cassa di Risparmio e per il Tribunale di Modena, costruisce a Mirandola, Carpi, Ravarino. Dopo alcuni anni è costretto a lasciare diventando le due professioni inconciliabili e si dedica al solo insegnamento dell'educazione fisica e nella scuola e come libero professionista.

 

216 STUDIO TECNICO A MIRANDOLA 1.JPG (38190 byte) 217 IDEM 2.JPG (20027 byte) 220 VILLA MARGARIA A MIRANDOLA - 58.JPG (27072 byte) casa mirandola 1.jpg (398101 byte) 222 CASA FERRARI A CARPI.JPG (14828 byte) 223 IDEM 2.JPG (17895 byte)
In studio a Mirandola In studio a Mirandola Villa a Mirandola Villa a Mirandola Casa a Carpi Casa a Carpi

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POESIE

1

Pellicano 70

 

Cedro del Libano, polveroso, vetusto,

pieno di voci giovanili

acute, ribelli e docili;

antri oscuri e umidi,

mura di conventi, sconnessi

e dissacrati, urlate!

Avete visto. Amore scintillante,

come città sorta dinnanzi alla mente,

non di cielo, ma di terra.

Torri bianche splendenti nel deserto

Amore di minerale puro.

Pensiero assoluto e cristallino.

Non suono né ombra.

Solo le lancette dell’orologio

che segnano l’ora fissata.

E’ mezzogiorno. Ora, per sempre.

Le lancette si mossero assieme

segnando diritto, in alto.

Il sole stà immoto sul capo.

Amore inevitabile

dove in un punto interno

s’ode un battito, al centro segreto,

l’oggetto, l’elemento blù ghiaccio

che arde nella sua sabbia,

il meccanismo fremente, disposto

in attesa del nostro passo umano.

Penso lontani e possenti trasporti

infiammabili, mentre i lunghi acquedotti percorrono la

 campagna

e il ronzio delle macchine

sfrega contro l’asfalto la gomma

che calpesta  di nuovo, ritorna.

Antichi fabbricati scossi dalle vibrazioni.

E’ il ritmo dell’amore, inarrestabile

che avanza; non nel mistero spurio

della stanza chiusa e dello

specchio debole, no, non là.

Amore non abbozzato, ma

prima d’ora mai immaginato.

Incontri, speranze, attese,

campagne opulente coperte, ovattate

e lei, scolpita in verdissimo diaspro,

giada o smeraldo.

Dentro al sarcofago

divoro con la bocca crudele 

la bianca carne profumata,

come dentro la basilica.

Come argento offuscato,

dove un ragazzino sforza gli occhi

contro una finestra, nel crepuscolo.

Su vite turpi cade grigia pioggia.

Ascolta: la palpitazione del tuo cuore

fa vibrare la camera annebbiata.

Puoi quasi toccarlo, il suo fragile respiro

dinnanzi a te sul vetro, tendi la mano

 

 

 

a scrivere il suo nome e senti,

sulla punta del dito

il freddo paralizzante fra tè

e la realtà del dopo.

Ma rompe il silenzio il rumore

secco, l’incontro frizzante, il ritorno

cancella i tristi pensieri, riporta

festa di suoni che illumina il mondo.

A mostrare come la sofferenza

ne disegnasse le spine e si

costruisce la nera rosa

e la vile orchidea.

Come ingannassimo noi stessi

nelle strade urlanti

o pietà ci ancorasse all’indolenza.

Ma la luce cade su giocattoli,

decorazioni, bandiere, ornamenti d’orgoglio

e di pazzia; cartelle

di generali, poesie, canzoni, libelli

d’invidia e di calunnia, gesta, dinieghi,

fiori, nastri, avvolti nella nebbia.

E da questa distanza geometrica

ma umana, esso è, per un momento integro;

per un momento chiaro

è il nostro amore.

Non è l’astrazione, né l’etica,

né quella sensazione di potenza che

riduce a tristi oggetti le cose;

ma intimità con umanità

nella sua interezza, ruota infuocata.

A questo meridiano ci dimentichiamo di noi,

 così facendo, ogni altra cosa

possiamo perdonare; al culmine del suo aureo ascendere

 un pellicano, roseato nella cruda luce,

trova il suo punto fermo e il sole

nato dalla roccia, cominciò l’irradiazione;

nutrivano il mondo, nuovamente rivelato,

anonimi favori e consolazioni.

Colpì di nuovo il deserto, il prato, la scogliera con dardi

 infuocati, con balsami.

Il mattino era turgido di promesse,

la sera, da un polo all’altro, palma d’oro.

Luci impazzite, membra contorte,

e da quell’altezza, uniti, raccolti, avvolti

lo scotch si distacca; dolore, colpa

per un momento cessarono.

Tutte le linee tratte per tanto tempo

accompagnarono l’occhio.

Il luogo cambiò; i rapporti che avevamo sognato

si distesero,

 inclusero città prima sconosciute.

 

 B.Z.

 

 

2  -  3

IN UN CASSETTO

Sono rimaste in un cassetto

le lunghe piume che una

mano di madre

ha gelosamente custodito.

Sono rimaste in un cassetto

fotografie ingiallite

di un tempo lontano, assieme a lettere di donna.

Sono rimasti in un cassetto

i ricordi, le speranze, i sogni

mai avverati del tuo

tanto atteso ritorno.

E là dentro giacciono ancora,

chissà per quanto,

i rimpianti ed il dolore

di chi non ti ha visto tornare.

 

 IL MONUMENTO

I muri della città

parlano ancora del tempo passato,

di uomini che il vento

furioso della guerra

ha fermato un giorno.

Per alcuni quelle immagini

sono richiamo di follie.

Ma altre immagini

rimangono nei cuori

e nelle menti.

Sono i vinti che non possono

avere il posto nella storia

di piccoli uomini, 

ma che un giorno avranno,

come e più degli altri 

il monumento  

che la vera storia 

ha voluto, loro erigere.

 

4  -  5

NEL SILENZIO

I tuoi vent'anni 

in un campo di grano, 

son là, per sempre.

Nessuno è passato a raccoglierli.

Sono ancora sprofondati

in un buco di silenzio.

Ti eri battuto con

la passione della giovinezza.

Dove hai lasciato il tuo

ultimo sangue un mazzo di

gelsomini bagnato dalla rugiada,

porta perennemente 

le lacrime di una madre,

nel profondo abisso

dal quale un giorno

qualcuno troverà la forza

per farti risalire.

 

LA VERA STRADA

Deriso, vilipeso

sei stato calpestato.

Eppure hai dato la vita 

per un ideale.

Anche lui è stato lacerato,

oltraggiato, violentato 

ma  non annientato.

Hai dato la vita

per la tua libertà.

Sei rimasto a guardare

ciò che in quell'ora, il destino della storia,

con le sue promesse

e le sue miserie

portava ai superstiti.

I carnefici trionfanti

innalzavano le loro

tragiche insegne.

Mentre tu restavi ad indicare

la vera strada.

 

6

A MIO PADRE

La tua lotta è finita

da troppo tempo.

Forse avresti dovuto resistere

con maggior forza.

Ma dove stà scritto che un uomo

deve obbligatoriamente

violentare la sua natura?

Quando la linfa  

è stata distillata goccia a goccia,

nell'alambicco della vita, 

rimani solo tu a raccogliere

quelle cose, che le tue poche forze

e quelle di una madre

distrutta dalle tristezze,

hanno saputo creare.